Una degli aggettivi più comuni con cui veniamo etichettati noi triatleti è : invasati
E' appunto un etichetta, un pregiudizio, sempre dato da chi non ha mai provato la triplice disciplina.
Ora, di sicuro sarà capitato anche a te di sentirti giudicare per aver scelto uno sport così difficile da praticare. E' innegabile che devi essere mosso da una grande passione, forse a volte un pizzico di pazzia.
E' altrettanto vero che non è semplice incastrare gli allenamenti di 3 discipline in un quadro di vita che comprende anche famiglia, lavoro, amicizie e mille altri impegni che in fin dei conti ci rendono quello che siamo.
Ma ho due belle notizie per te.
La prima è che te ne devi fregare del giudizio delle persone, specialmente di quelle che non hanno mai provato il triathlon. E' probabile si tratti di pura ignoranza o invidia per il tuo fisico da atleta.
La seconda è che esiste una via di mezzo tra il sedentario e l'invasato di triathlon, ed è il modello a cui tu ti devi ispirare.
Puoi essere un ottimo triatleta e al contempo un ottimo genitore, figlio, marito, compagno, professionista, lavoratore, amico ecc. ecc.
La tua Forza nascosta
Puoi essere quello che vuoi, devi solo ricordare una parola magica : "EQUILIBRIO"
E' una cosa che non mi stancherò mai di ripetere ai triatleti che seguo come coach: l’equilibrio è forza, la tua forza !
E' facile ?
No.
E' possibile ?
Sì, ma devi impegnarti.
Il giusto equilibrio è cruciale a tutti i livelli di performance e se segui il ragionamento che sto per fare, capirai che il fatto che tu abbia una vita piena di interessi al di fuori del triathlon è un'arma in più…
Sento spesso gli amici triatleti dire che invidiano i professionisti che hanno tutto il tempo per allenarsi e non hanno altro a cui pensare.
Di sicuro avere tutto il tempo disponibile da dedicare solo all’allenamento aiuta, ma non credere che sia solo un vantaggio.
Degli atleti che ho seguito in tutti questi anni, quelli che hanno registrato le migliori performance, in assoluto e rispetto anche ai loro propri potenziali, sono quelli che di fatto erano più occupati: chi per orari di lavoro molto intensi, chi per studio, famiglia e altre attività.
Quelli che proporzionalmente avevano più tempo libero (stiamo pur sempre parlando di amatori, non di professionisti) stranamente non sono quelli che hanno avuto i progressi più spettacolari.
Ma la logica direbbe che se si ha più tempo, allora si riesce ad allenarsi di più e così ad ottenere progressi maggiori, giusto?
Sì, sarebbe così…se il tempo extra non venisse sprecato!
Credo che il nocciolo della questione sia da ricercarsi nel fatto che “troppo” tempo dedicato solo al triathlon porta a perdersi.
Si finisce un po’ ossessionati da questo sport, non si fa altro che pensare e ripensare a come trovare l'allenamento miracoloso, l’ultima tecnica vincente o l’attrezzatura che ci farà guadagnare secondi.
Si finisce per confondersi e bruciare tante energie...e soprattutto, quel che è peggio, continuare a confrontarsi con quello che fanno gli altri, spesso amatori semi-professionisti, e finire per allenarsi pieni di dubbi o senza reale convinzione in ciò che si fa.
Coloro invece, che per forza (costretti dagli impegni personali) o per scelta (perché desiderano dedicare del tempo anche ad altre persone e interessi) si allenano bene, ma senza pensare tutto il giorno al triathlon, hanno più energia e non si disperdono a provare mille approcci, a cambiare metodologie e a cercare il miracolo.
Nel momento in cui si allenano, si allenano e basta; determinati e convinti.
Una volta finito l’allenamento, la loro attenzione e le loro energia ritorna su altri aspetti importanti della loro vita.
In questo modo, la loro mente spreca meno energia, non genera stress aggiuntivo e i risultati arrivano più in fretta e con maggiore regolarità.
Hai capito allora ? Forse non ci hai mai pensato ma la tua professione e la tua vita famigliare, ti stanno aiutando a migliorare i tuoi risultati nel triathlon più di quanto non ti ostacolino 😉
Buoni allenamenti allora !
A presto
José