Sono passati mesi da quando hai iniziato ad allenarti.
Hai dedicato ore e ore a nuotare, pedalare e correre. Hai curato molto bene la tua alimentazione. Sei convinto di aver fatto tutto quello che potevi fare per essere preparato al meglio.
Ora sei concentrato, ma sereno, e mentre ti aggiusti gli occhialini senti che l’adrenalina scorre sempre di più per le tue vene. Un forte boato ti fa balzare il cuore ancora di più… e dopo secondi ti trovi nuotare in mezzo a decine di gambe e braccia che ti sfiorano di continuo…
La tua gara è finalmente iniziata!
Ma fin da subito, qualcosa non va.
Durante il nuoto senti che le sensazioni non sono le migliori. Alla fine della prima frazione vedi con stupore che ci hai messo 5 minuti in più di quanto ti aspettavi.
Fai la transizione ormai pensando a recuperare il tempo sulla bici, ma dopo solo i primi 10km capisci che non è giornata.
Le gambe non girano come al solito e tu fai una grande fatica a raggiungere le tue normali medie orarie. Il tuo battito cardiaco sembra molto alto, ma a te manca il fiato.
Finisci la frazione di ciclismo con le gambe “vuote” e una velocità media da dimenticare…
Ti rimani solo la corsa, che è il tuo forte, dove speri di recuperare in parte il tempo perso.
Già al terzo kilometro capisci che sarà dura, molto dura. Dopo poco arrivano i primi crampi e sei costretto a camminare. Da lì in poi sarà un calvario. Stringi i denti e finisci la gara solo perché tu non molli mai, ma sei pieno di frustrazione e non riesci a capire come mai tutti i mesi di preparazione non sono serviti a nulla!
Purtroppo, molti triatleti hanno vissuto una esperienza simile a quella descritta sopra nelle gare delle settimane scorse.
E nella maggior parte dei casi, è successo non perché non si siano allenati abbastanza o perché non abbiano curato il recupero e l’alimentazione.
In realtà, quello che ha colto impreparati molti è stato il caldo torrido repentino.
Passare da mesi di preparazioni con temperature primaverile direttamente ad una gara con temperature superiori ai 35 gradi e tassi di umidità maggiori al 50% non è possibile. Un caldo così repentino sottomette il nostro corpo ad uno stress elevatissimo, che neanche in condizioni di sedentarietà siamo in grado di tollerare. Figuriamoci durante una gara!
Quando ci muoviamo, solo circa un 25% della nostra energia è utilizzata per provocare il movimento, il restante 75% si trasforma in calore.
Se il corpo non riesce a rilasciare il calore prodotto, la temperatura si alza al punto di impattare radicalmente la performance. Come prima reazione, il corpo porta maggiore sangue alla superficie del corpo, dove la sudorazione aiuta a rilasciare calore e riportare la temperatura corporea a livelli normali.
Questo trasferimento di sangue verso la superficie, fa sì che ci sia minore sangue disponibile per i muscoli sotto sforzo. E’ così che il battito cardiaco si alza per compensare questa necessità di una maggiore irrigazione di sangue a parità di sforzo.
Se il caldo e l’umidità esterna sono elevate, la sudorazione non è sufficiente per rilasciare calore e la temperatura corporea si alza.
Un volta che si raggiugono più di 39 gradi, la performance cala drasticamente.
Questo calo di performance non è dovuto ad insufficiente riserve di glicogeno o ad un accumulo di lattato, ma ad una minore attivazione delle fibre muscolari. Come meccanismo di difesa, il cervello inizierà ad attivare un minor numero di fibre per limitare il movimento e così evitare un surriscaldamento che può arrivare ad essere mortale.
La prossima volta che dovrai fare una gara in una giornata molto calda e umida, ricordati che stai sottomettendo il tuo fisico ad uno stress incredibile, quindi accetta che la tua performance dovrà per forza essere minore rispetto ad una gara in condizioni normali, ma prova a prepararti e a gestire al meglio le condizioni per ottenere, come di solito, il miglior risultato possibile.
Nel prossimo articolo, cercherò di darti dei suggerimenti per gareggiare al meglio in queste condizioni e così ottenere anche un vantaggio rispetto i tuoi amici e rivali 😉
Buoni caldi allenamenti !
José
P.S. Tu come te la cavi con il caldo ? Lascia il tuo commento !